La malattia
Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa causata da un virus del genere morbillivirus appartenente alla famiglia dei Paramixoviridae.
l virus del morbillo presenta una elevata contagiosità trasmettendosi per via aerea attraverso le secrezioni di naso, bocca e gola. La contagiosità inizia 2-3 giorni prima dell’eruzione cutanea e si protrae per circa 5 giorni dal suo inizio.
Sintomi e complicanze
Il periodo di incubazione va da 8 a 14 giorni. La sintomatologia clinica nel periodo di invasione è caratterizzata da febbre alta, rinite, faringite e congiuntivite. Prima dell’insorgenza dell’esantema possono comparire delle macchioline bianche all’interno delle guance (macchie di Koplik). L’eruzione cutanea inizia dalle regioni retro auricolari e si diffonde in 2-3 giorni alla faccia, al collo, al tronco e agli arti. Nei casi non complicati, verso la quarta giornata dal suo inizio, l’esantema comincia a impallidire seguendo l’ordine di insorgenza. Alla scomparsa dell’esantema residua una desquamazione che di norma risparmia il palmo delle mani e le piante dei piedi.
Non esiste una terapia specifica per il morbillo, perciò il trattamento riguarda soltanto i sintomi. Si utilizza il paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse e colliri per ridurre il fastidio agli occhi. Si utilizzano gli antibiotici soltanto nel caso in cui insorgano delle complicanze. Può associarsi a diarrea, per questo motivo è importante mantenere un buon livello di idratazione del paziente.
Circa il 30% dei casi di morbillo può sviluppare una o più complicanze, con una maggiore frequenza nei bambini con meno di 5 anni o nei soggetti con più di 20 anni. Le complicanze più frequenti del morbillo sono: diarrea (8%), otite media (7%) e polmonite (6%). L’encefalite acuta si può verificare nel 0,1% dei casi, di solito da 2 giorni a 3 settimane dopo l’inizio dell’eruzione cutanea, spesso con febbre alta, mal di testa, vomito, rigidità nucale, convulsioni e coma. In un quarto dei casi di encefalite acuta residua qualche forma di danno neurologico. La letalità del morbillo nei paesi industrializzati è modesta, ma può essere più elevata nei primi anni di vita e le cause di morte più frequenti sono le complicanze respiratorie e l’encefalite.
Esiste poi una complicanza molto rara ovvero la Panencefalite Subacuta Sclerosante (PESS): è una malattia degenerativa del SNC dovuta probabilmente alla persistenza del virus del morbillo nel sistema nervoso centrale. Può comparire anche diversi anni dopo l’infezione in circa 5-10 casi per 1.000.000 casi di morbillo. La PESS causa deterioramento intellettivo, convulsioni e anomalie motorie fino alla morte nell’arco di 1-3 anni.
Impatto sulla popolazione
In Italia, dal 2013 esiste un sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia all’interno del Piano Nazionale di Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) che ha permesso di rafforzare la sorveglianza di queste malattie. Nel 2018 in Italia sono stati registrati circa 2500 casi di morbillo, con un’età media di 25 anni. Dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 12.902 casi di morbillo di cui 2.270 nel 2013, 1.695 nel 2014, 256 nel 2015, 861nel 2016, 5.393 nel 2017 e 2.427fino a novembre 2018. L’andamento ciclico della malattia dipende dalla suscettibilità della popolazione, cioè dal numero di persone che non sono protette (da malattia naturale o da vaccinazione). Con il diminuire dei vaccinati, aumenta il numero dei non protetti e questo scatena l’insorgere di un picco epidemico con aumento brusco del numero dei malati.
Vaccino
Il vaccino contro il Morbillo è contenuto nel vaccino combinato Morbillo- Parotite-Rosolia (MPR) e Morbillo Parotite Rosolia Varicella (MPRV).