Timore della menopausa? Parliamone!

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Le tappe evolutive della vita della donna sono modulate in modo significativo dai cambiamenti ormonali, e ogni volta si intraprende un processo di trasformazione che porta ad abbandonare risorse e strategie di vita per sostituirle con altre. Nella fase della menopausa, però, la percezione di cambiamento può focalizzarsi solo su visioni di perdita e rinuncia.
Rinuncia alla sessualità, all’identità femminile, al controllo sul proprio aspetto.
Ne può nascere un profilo depressivo, che porta a vivere con un senso di sconfitta non solo questa fase della vita, ma anche gli anni successivi.

Per sfatare alcune false percezioni e imparare il corretto modo di approcciarsi a questa nuova condizione, Anna Cassano e Cristina Buffagni, rispettivamente psicologa e ostetrica del Consultorio Familiare Integrato di Largo De Bendetti (ASST Niguarda), promuovono una serie di incontri sul tema per donne in età pre e peri-menopausa (45-55 anni).
I gruppi, di circa 20 partecipanti, incontrano diversi professionisti: ginecologo, psicologo, sessuologo, dietologo e ostetrico.

Lo scopo è conoscere gli aspetti fisiologici legati alla menopausa e risolvere i problemi pratici, ma anche condividere con gli operatori e le altre donne le proprie emozioni, paure, ed esperienze.

 

LA PRIMA PERSONA SINGOLARE

Il vero senso dell’approccio multidisciplinare si manifesta quando le partecipanti cominciano ad assumere un volto e una voce all’interno del gruppo, raccontando nello specifico le proprie difficoltà personali, a tutti i livelli. Nel gruppo emerge così la diversità e la natura sfaccettata dei problemi che possono insorgere in menopausa.

 “Alcune persone” – dice Anna Cassano- “hanno un’idea di femminilità così indissolubilmente legata al concetto di fertilità che vivono la menopausa quasi come una mutilazione.”

 “Per altre il problema principale è l’associazione mentale menopausa=invecchiamento” –continua la psicologa –“ per cui si sentono in dovere di vestire i panni di “persona anziana”. In alcuni casi il punto nevralgico può essere il rapporto di coppia. “Può capitare che una donna in menopausa cominci a sentire un divario tra sè e il proprio compagno” aggiunge Cristina Buffagni “poiché a volte lui non riesce a cogliere tutti i cambiamenti e ad accompagnarla nella nuova fase”.

 

A quel punto l’intervento dei professionisti diventa mirato sulle problematiche del singolo. Il dietologo risponde a chi ingrassa, chi perde la fame, chi ne ha troppa, insegnando modi per affrontare i sintomi della menopausa con l’alimentazione.

Sessuologo e psicologo si dedicano alle problematiche relative alla paura di dover rinunciare alla sessualità….. partendo, insomma, dai timori che ciascuna mette sul piatto, si impara che per ogni cosa che ci si lascia alle spalle, come sempre, ce n’è una che ci viene incontro. Un corso di informazione e formazione, dunque, verso la consapevolezza, perché imparando ad ascoltarsi e a prendersi cura di sé, questa tappa della vita diventi un’occasione per reinventarsi.

 

COME E QUANDO

Il Consultorio organizza tre sessioni all’anno composte da sette incontri settimanali di due ore ciascuno. Le partecipanti devono avere un’età compresa tra i 45 e 55 anni.

Per iscriversi basta telefonare direttamente alla segreteria del Consultorio della Casa di Comunità di Villa Marelli, in Viale Zara 81. L’iniziativa è gratuita.

 

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